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E' diplomato, ha fra i 18 e i 24 anni, ed è maschio: questo l’identikit tipo dell’iscritto novarese al portale regionale di Garanzia Giovani. Questo quanto emerso dall’elaborazione del gruppo lavoro del progetto CivicNeet, in collaborazione con Regione Piemonte e su database dell’Agenzia Piemonte Lavoro aggiornato al 3 novembre 2017. L'elaborazione è stata presentata in occasione del convegno “Oltre Garanzia Giovani: nuove forme d’integrazione tra misure di attivazione del mercato del lavoro e inclusione sociale”. All'inizio del mese di novembre risultavano essere 4770 i giovani coinvolti in politiche attive attraverso il programma Garanzia Giovani in Provincia di Novara. Tra le misure accettate 1226 sono stati dei tirocini. In Italia la disoccupazione giovanile riguarda ben 2 milioni 200 mila persone e che resta su percentuali molto alte in tante Regioni: in Piemonte supera il 25%. Secondo Felice Alessio Sarcinelli, direttore settore Politiche del Lavoro della Regione Piemonte: "Novara soffre ancora di più del resto della Regione nei momenti difficili, ma recupera più velocemente degli altri territori". Il convegno è stato una della attività promosse dal progetto CivicNeet, nato per sperimentare sul territorio novarese un percorso integrato di inserimento al lavoro e nel tessuto sociale dei Neet, con l’obiettivo di creare un ponte fra il mondo del lavoro e chi ancora non ne fa parte. In parallelo allo stage in azienda, il progetto proponeva ai candidati un impegno civico con un’associazione o con una comunità locale. Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo e riconosciuto dalla Regione Piemonte, è stato sostenuto da partner territoriali come l’Associazione degli Industriali, la Camera di Commercio, il Dipartimento di Economia dell’Università del Piemonte Orientale e il Comune di Novara e ha visto l’impegno di 16 giovani tirocinanti (11 che hanno già terminato l’esperienza e 5 attualmente impegnati nel percorso). Gli 11 partecipanti che hanno già terminato il percorso si sono detti soddisfatti del loro impegno sociale e sono stati premiati da ottimi risultati anche dal punto di vista lavorativo, visto che ben 7 di loro sono stati confermati con un’assunzione, un’assunzione a tempo determinato o un’assunzione come apprendista. E restano i legami con le realtà dove si è concretizzato il progetto di comunità come hanno testimoniato il sindaco di Briga Novarese Chiara Barbieri e il preside dell’Iti Omar Franco Ticozzi.


Articolo del 27 novembre 2017 tratto da Novara24news.it 

Dall’analisi del Portale Garanzia Giovani presentata venerdì al convegno di Territorio e Cultura Onlus

Erano oltre 7 mila i profili registrati al 30 ottobre al portale regionale di Garanzia Giovani nella provincia di Novara. Tra loro quasi 5 mila hanno avuto un’occasione per uscire dallo status di “neet”, cioè di giovane che non studia né lavora, tra questi poco più di 1200 hanno avviato un tirocinio lavorativo. Sono i dati salienti del report presentato in occasione del convegno “Oltre Garanzia Giovani: nuove forme d’integrazione tra misure di attivazione del mercato del lavoro e inclusione sociale”, che si è tenuto venerdì 24 novembre al Dipartimento di Economia dell’Università del Piemonte Orientale.Il maggior numero di aderenti a Garanzia Giovani a Novara ha un’età compresa tra i 18 e i 24 anni (il 65% del totale), il 26% ha un’età compresa tra i 25 e i 30 anni; il 9% è minorenne. Solo nella fascia degli over 25 si nota una prevalenza femminile; negli altri due casi invece sono i ragazzi a prevalere. Quanto a titolo di studio (dato disponibile solo su 6669 profili): 793 hanno un’istruzione universitaria; 3614 hanno un diploma e 2262 hanno un titolo equivalente o inferiore alla licenza media. Sul numero totale circa il 10% corrisponde a soggetti di origine straniera.Ad inizio mese il programma Garanzia Giovani aveva avviato misure (che possono andare dal tirocinio lavorativo all’inizio di un nuovo corso di studi) per il 67% dei giovani profilati, cioè per 4770 iscritti totali. Di questi 1226 erano dei tirocini lavorativi. Il peso di questa misura tra le politiche attive erogate nell’ambito di Garanzia Giovani si è mantenuto preponderante sino all’anno scorso poi, con il termine del cofinanziamento dei tirocini, le percentuali sono cambiate. Quanto alle imprese ospitanti il settore principale è di gran lunga il manifatturiero, con ben 451 attivazioni. Negli altri settori sono da rilevare i 247 nell’ambito dei servizi; i 222 nel commercio e i 64 nell’ambito delle costruzioni.Il titolo di studio sembra essere, dai dati disponibili, ancora un buon viatico per ottenere un tirocinio e accostarsi così al mondo del lavoro. Tra i laureati il 22% ha avuto accesso a un tirocinio, tra i diplomati il 21%, per chi ha un titolo inferiore la percentuale invece scende al 13% . I soggetti più attivi nel far partire i tirocini ci sono le agenzie per il lavoro, con il 70% dei tirocini attivati. Esse hanno nell’ultimo anno notevolmente aumentato la loro distanza dai Centri per l’impiego e dai Centri di istruzione professionale, associazioni di categoria e altri enti accreditati.

Articolo del 27 novembre 2017 tratto da Corrieredinovara.com 

Sono più di 7 mila i profili registrati al portale regionale di Garanzia Giovani, la “versione italiana” del Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. I profili della provincia di Novara ad inizio novembre 2017 erano 7078, con una leggera prevalenza dei maschi (54,32%) rispetto alle femmine (45,68%). Sono tutti di giovani tra i 15 e i 29 anni, residenti in Italia, non impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo: “neet”, come vengono ormai comunemente chiamati dalla formula inglese “not (engaged) in education, employment or training”.

I dati arrivano dal report sull’implementazione del programma Garanzia Giovani, realizzato dal gruppo di lavoro del progetto CivicNeet in collaborazione con Regione Piemonte, sulla base degli ultimi dati forniti da Agenzia Piemonte Lavoro (aggiornamento al 3 novembre). Un dossier che sarà diffuso in maniera completa in occasione del convegno “Oltre Garanzia Giovani: nuove forme d’integrazione tra misure di attivazione del mercato del lavoro e inclusione sociale”, in programma il prossimo 24 novembre presso il Dipartimento di Economia dell’Università del Piemonte Orientale in via Perrone 18.

Il convegno sarà diviso in due sessioni. La prima (in programma dalle 11 alle 13) presenterà la sperimentazione novarese CivicNeet. Il progetto, promosso dall’associazione Territorio e Cultura Onlus, si è occupato dell’inclusione sociale dei Neet, affiancando ai “classici” tirocini esperienze di volontariato e collaborazione, con lo scopo di rafforzare i legami di una fascia altrimenti ad alto rischio di marginalizzazione sociale. Un’esperienza, finanziata da Fondazione Cariplo e riconosciuta dalla Regione Piemonte, che è stata sostenuta da partner territoriali come l’Associazione degli Industriali, la Camera di Commercio, il Dipartimento di Economia dell’Università del Piemonte Orientale e il Comune di Novara. Sulla sperimentazione si esprimeranno Michele Rostan, direttore Cirsis Università di Pavia, e Roberto Rizza, professore di Sociologia dei Processi Economici e de Lavoro dell’Università di Bologna, introdotti da Eliana Baici, direttore del Disei dell’Università del Piemonte Orientale, e da Alberto Cantoni, presidente di Territorio e Cultura Onlus. Interverranno per i saluti introduttivi: Francesco Paolo Castaldo, prefetto di Novara; monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara; Alessandro Canelli, sindaco di Novara; Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara; Giuseppe Bordonaro, dirigente ufficio scolastico provinciale, ente che patrocina il convegno (il convegno è anche un’occasione formativa per il personale docente, inserito nella piattaforma Sofia – il Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti). Seguiranno le testimonianze sui percorsi CivicNeet di Chiara Barbieri, sindaco di Briga Novarese (dove il progetto di comunità ha permesso di realizzare un’opera di arredo urbano, che ha risanato il palazzo comunale e abbellito il giardino pubblico prospicente), e Franco Ticozzi, dirigente scolastico dell’Iti Omar di Novara (dove è appena cominciato un progetto di comunità che vedrà cinque giovani impegnati nell’orientamento “peer-to- peer” di coetanei).
La seconda sessione (in programma dalle 14 alle 16) verterà sugli scenari attuali e futuri delle politiche per il lavoro e l’inclusione dei Neet. Aprirà i lavori Francesco Pastore, professore di Politica Economica dell’Università della Campania. Seguirà una tavola rotonda con: Benedetta Angiari, referente della Fondazione Cariplo per gli interventi su giovani e Neet; Augusto Ferrari, assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte; Franca Franzoni, vicepresidente Territorio e Cultura Onlus; Anna Chiara Invernizzi, vicepresidente Ain Novara; Felice Alessio Sarcinelli, direttore settore Politiche del Lavoro della Regione Piemonte. Concluderà Mariella Enoc, vicepresidente della Fondazione Cariplo.

Articolo del 16 novembre 2017 tratto da BuongiornoNovara.com 

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