2016 (8)
Agorà Donatello a Novara.
Durante il primo colloquio con il team di progetto, il tirocinante ha espresso con forza il suo desiderio di ricostruire una rete di relazioni che nel tempo trascorso lontano da Novara aveva perso. Inoltre, il tirocinio appena avviato si prospetta impegnativo ed è stato perciò necessario pensare per lui un percorso graduale e a definizione progressiva. La proposta è dunque stata quella di iniziare a partecipare alle attività dell’allora neonata Associazione Agorà Donatello. Il primo impatto è stato molto positivo: il tirocinante ha espresso la volontà di dare il proprio contributo alle iniziative dell’associazione e facendosi portatore, nelle prime occasioni di incontro, anche di suggerimenti e proposte. La sfida maggiore sarà quella di conciliare l'organizzazione del lavoro, impegnativa e in evoluzione, con il percorso di volontariato. Il tirocinante la vincerà solo in parte, dovendo, ad un certo punto, dare priorità al lavoro. Un caso da cui trarre insegnamento nell'ottica della sperimentazione.
Presentazione CivicNeet alla Conferenza Annuale della European Association Social Anthropology
Civic Neet ha partecipato alla conferenza annuale, con il contributo di Giacomo Balduzzi e Michele Filippo Fontefrancesco, con un intervento intitolato "Neet What? Neet Where?" portando all'assemblea dei lavori l'esperienza del progetto e l'analisi del contesto di riferimento.
Il meglio dell'antropologia europea all'Università di Milano-Bicocca: dal 20 al 23 luglio l’Ateneo milanese ha ospitato la 14esima Conferenza biennale EASA (European Association of Social Anthropologists). Qual è il contributo dell’antropologia sociale alla comprensione delle problematiche del nostro tempo? Fra i temi trattati nel corso di 150 sessioni di discussione, le periferie urbane e il ruolo della polizia, le nuove forme di famiglia e il ruolo del religioso nelle società contemporanee, l’economia, il capitalismo, il neoliberismo e il debito. Un altro filone tematico di attualità affrontato nel corso di EASA è stato quello legato alle migrazioni. EASA Conference 2016 è stata curata dal Dipartimento di Scienze umane per l’educazione “Riccardo Massa” e dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano-Bicocca.
Qualche numero:
- 1.700 partecipanti
- 1.300 interventi e articoli scientifici
- 150 sessioni di discussione
- 15 laboratori
- 12 editori con postazioni dedicate e tre serie di proiezioni di film e documentari audio-visivi.
Il titolo dell’edizione 2016 è stato "Anthropological legacies and human futures". Ospite d’eccezione l’antropologo francese Didier Fassin.
Le slide dell'intervento si possono consultare iscrivendosi al convegno.
Il progetto partecipa al Primo Convegno Nazionale NEET.
L’Istituto Toniolo di Studi Superiori, in collaborazione con la Fondazione Cariplo e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha promosso il Convegno Nazionale sui Neet che si è tenuto a Milano il 3 e il 4 novembre 2016. Il convegno è stato l'occasione per stimolare un confronto su dati, analisi e iniziative tra i soggetti a vario titolo interessati al fenomeno dei giovani Neet (Not in Education, Employment or Training).
L’incidenza crescente in Italia di giovani appartenenti a tale categoria – che ha raggiunto livelli tra i più elevati in Europa – ha alimentato un forte aumento sia di domanda conoscitiva (su caratteristiche, cause e implicazioni), sia di misure efficaci di attivazione. Desta infatti molta preoccupazione il costo sociale del lasciare un’ampia parte delle nuove generazioni a lungo in condizione di inattività, con conseguenze di ordine economico, sociale e psicologico. Il fenomeno va però letto non solo in termini di costi, ma anche di mancata opportunità del sistema Paese di mettere la sua componente più preziosa e dinamica nella condizione di contribuire pienamente alla produzione di crescita presente e futura. È evidente, inoltre, come la complessità e la varietà del “fenomeno Neet” debbano essere lette alla luce di molteplici punti vista: psicologico, educativo, sociologico, economico, demografico. Il convegno – il primo nazionale e interdisciplinare in Italia sul tema – ha avuto come obiettivo di porre al centro di riflessione i Neet attraverso uno sguardo ampio e approfondito che consenta di arricchire la conoscenza scientifica del fenomeno, condividere riflessioni di misura e metodo, oltre che dare indicazioni utili in termini di policy.
Di seguito riportiamo l'abstract dell'intervento e del paper presentato al Convegno.
"Il contributo affronta il tema delle politiche per rilanciare l’occupazione e l’attivazione dei NEETs a partire dai primi risultati del progetto CivicNeet-Sviluppo di comunità, in corso di sperimentazione nella provincia di Novara. Il progetto è promosso da una Onlus locale con un gruppo di studiosi di diverse estrazioni disciplinari, in particolare sociologi, economisti e giuristi, ed è finanziato dalla Fondazione Cariplo. La sperimentazione di CivicNeet consiste nel proporre ad alcuni giovani di affiancare al tirocinio semestrale - misura largamente prevalente nell'ambito del programma “Garanzia Giovani”- una esperienza di impegno civico chiamata “progetto di comunità”. Quest’ultima ha l’obiettivo di mettere il giovane in relazione con reti sociali più ampie e differenziate rispetto a quelle che egli frequenta abitualmente, nonché di favorire la maturazione di ulteriori competenze utili alla formazione umana e professionale. In sintesi, il progetto mira a testare uno strumento per rimuovere almeno in parte i molteplici ostacoli, le multi-faceted barriers che determinati soggetti si trovano a fronteggiare nell'accesso all'occupazione e a rafforzare la cooperazione tra diversi attori locali (imprese, associazioni di categoria, agenzie, enti locali, organizzazioni del terzo settore). Gli aspetti innovativi della sperimentazione sono almeno tre: 1) la sinergia tra politiche di attivazione del mercato del lavoro e politiche che combattano l’isolamento e promuovano l’inclusione sociale dei giovani NEETs; 2) la promozione della Responsabilità Sociale dell’Impresa (RSI) nell'ambito delle misure per l’attivazione e la qualificazione professionale dei giovani senza occupazione; 3) un approccio place based, che tiene conto delle specificità socio-economiche del contesto e mira a trasformare l’attivazione di queste energie finora inespresse in un’opportunità di sviluppo per la comunità locale nel suo insieme".